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TRENTINO_VENETO 5 - 12 LUGLIO 2014
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29 Aprile 2014

Intervista a Roberta Falda, Event Director WTOC 2014


Il mondiale si avvicina sempre più e con esso il fervore dei preparativi.
Siamo riusciti a rivolgere qualche domanda a Roberta Falda, Event Director del WTOC 2014 (World Trail Orienteering Champioship).

. Buongiorno Roberta, come consuetudine ci farebbe piacere poterti presentare, anche se in poche righe, a chi non ti conosce ancora.

Inizio con la corsa di orientamento da piccina, nel 1983, sui Colli Berici nel vicentino al mio paese natale. Inizio questa avventura con la società CSI Barbarano; proprio l’anno scorso abbiamo festeggiato i miei primi trent’anni in occasione del Pre-wtoc assieme a tutte le squadre.
Mi innamoro da subito di questo sport che mi darà molto sia a livello personale che di risultati. Vinco il mio primo Campionato Veneto a 13 anni, nel 1985. Inizio con la Corsa di Orientamento, poi causa infortunio non mi è più possibile correre, con il tempo inizio quasi per caso con il Trail Orienteering.
Nel 1995 mi trasferisco a Trento per lavorare in Federazione, presso la segreteria. Sarà il mio lavoro per anni, con una parentesi di quattro anni anche in Fisi agli Sport Invernali.
Ho fatto parte di varie Commissioni in Fiso, come ad esempio la comm. Formazione e Quadri Tecnici, la comm. TrailO, la comm. Rapporti Internazionali. Dal 2009 faccio parte anche della International TrailO Commission della IOF.
Sono in possesso di quasi tutti i ruoli tecnici Federali, nonché il ruolo di Senior Event Advisor della IOF.
Ho ricevuto dal CONI, nel corso degli anni e per motivi diversi, la Stella di Bronzo al Merito Sportivo e la Medaglia d’Oro al valore atletico.


. Puoi spiegarci quali sono le mansioni principali dell’Event Director in un evento come il WTOC 2014?

Oltre che Event Director sono anche membro del CO, quindi alcuni compiti si sovrappongono o meglio si confondono.
Per quanto riguarda il WTOC direi che sostanzialmente consiste nel sovrintendere tutta l’organizzazione dell’evento, dalla parte tecnica a quella logistica, passando per IT e Media.
Il lavoro si è svolto e si svolge in diverse fasi. Quella iniziale, ormai quattro anni fa, ha riguardato principalmente la scelta dei terreni, scelta dello staff tecnico, strutturazione della settimana WTOC e programmazione del lavoro.
Ora si tratta per lo più di coordinare lo staff, i responsabili dei vari settori, curare i rapporti con gli uffici per le sistemazioni alberghiere e con le squadre nazionali, nonché con l’IOF Advisor; mantenere rapporti con gli enti locali e soprattutto risolvere i problemi che con molta fantasia si presentano nuovi ogni giorno.
Sostanzialmente la punta della piramide formata dai tanti attori che con molta dedizione si stanno adoperando per la buona riuscita dell’evento quindi osservarli tutti dall’”alto” ma allo stesso tempo essere un riferimento sicuro e costante per tutti.


. Puoi farci una rapida panoramica delle tipologie di territori scelti per il WTOC 2014?

L’evento si svolge su terreni e aree diverse tra loro; questo sia per competenze territoriali che per tipologia di terreno.
I territori coinvolgono due regioni e si è cercato di essere equilibrati nel garantire la stessa visibilità e importanza volendo però regalare agli atleti esperienze diverse su terreni e tracciatori diversi: Valsugana, Altipiano di Lavarone, Altipiano di Asiago. Gli atleti godranno di una meravigliosa pineta e di un parco cittadino in occasione del TempO in programma ad Alberè di Tenna con la qualificazione e a Parco Asburgico di Levico con la finale. Le gare PreO invece si svolgeranno sulla spettacolare piana di Millegrobbe nel primo giorno e si concluderanno nel ricchissimo terreno di Campomuletto.
Le medaglie delle due specialità saranno assegnate una su territorio trentino ed una su territorio veneto.
Io sono convinta che un buon mondiale veda trionfare l’atleta migliore e cioè colui/colei che riesce a migliorarsi su terreni di diverso tipo ma anche con tracciati preparati con tecniche diverse, ma che allo stesso tempo garantisca fair play a tutti i partecipanti. Credo che in Italia sarà cosi.


. Quanto pensi che il WTOC 2014 possa essere utile per divulgare la cultura dell’orienteering in un paese come l’Italia in cui purtroppo non è ancora molto conosciuto?

E' talmente difficile avere attenzione dai media che credo non si riesca ad avere sufficiente visibilità in tutta Italia ma sicuramente aumenta il valore dell'orienteering italiano e ne conferisce dignità.
Il mondiale sarà un ottimo veicolo per far conoscere il territorio, abbiamo tantissime presenze straniere e molti sono gli spettatori che dall’estero saranno presenti. Grazie al mondiale faremo conoscere un po’ di più l’Italia ed in particolare le splendide montagne di Trentino e Veneto.


. Sappiamo che hai un ottimo passato da professionista - tra l’altro con una medaglia d’oro al mondiale del 2007 – e una grande esperienza come Commissario Tecnico della nazionale di TrailO.
Quanto credi queste esperienze siano state utili per ricoprire il ruolo di Event Director del WTOC?

Sono sempre stata convinta che essere un buon atleta non trasformi automaticamente un tecnico in un “buon tecnico”. Non è un passaggio scontato o dovuto; a volte gli atleti non diventano mai tecnici.
Sicuramente però mi è stato utile aver partecipato a numerosi Camp Mondiali ed Europei sia come atleta prima che come Ct poi, e non ultimo essere stato l’IOF Advisor agli scorsi mondiali di Finlandia. Ho imparato a conoscere la struttura e le problematiche di un evento simile.
In trent’anni di attività mi sono occupata di promozione, agonismo, formazione e organizzazione; tutta l’esperienza maturata serve ora per un evento mai organizzato prima e che chiede la concentrazione di tutte le energie in maniera totalizzante.
Ho esperienze anche di altri eventi ad alto livello, solo nel 2013 ho preso parte all’organizzazione di sci Nordico di Fiemme e della Winter Universiade.
Personalmente però mi riconosco come dote migliore quella di conoscere le persone, tante persone, e capirne le peculiarità, coordinarle tra loro, riuscire a mediare per trovare la soluzione migliore, valorizzarle e saper creare quella rete necessaria perché una struttura stia in piedi.
Ovviamente non tutti saranno d’accordo, ma sono sicura che chi lavora con me concorda con quanto affermato.


Comitato Organizzatore WOC-WTOC 2014
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